09 Novembre 2010
PROVA SU STRADA: IPAD

ioSofare: il modo migliore di conoscere la tecnologia.

 
  Un iPad in prova gratis per due giorni. Solo da Sofare.

Perché iPad
Dopo qualche tempo dalla sua presentazione, ho deciso di soddisfare la mia curiosità, e colta al volo l'occasione di una prova su strada approfondita, non mi sono fatto pregare: ho infilato l'iPad nella sua custodia e me lo sono portato a casa.
A questo punto si è posto il problema di capire cosa potevo fare con questo strumento, se in qualche modo il mio personale modo di utilizzare il computer poteva esservi trasferito, e in che misura.
Quindi è partita la ricerca di applicazioni che, ad integrazione di ciò che iPad fa già da solo, svolgessero il compito che mi interessava. Così, dopo l'ovvio iBooks, ho scaricato —tutti rigorosamente gratuiti— una serie di gadget: videoscrittura, modifica immagini, disegno, un po' di giochi, calcolatrice e calcolatrice grafica, un aggregatore RSS, un secondo browser... Più una serie di cose che mi sembravano interessanti.
Dopo un paio di giorni la gran parte delle applicazioni hanno lasciato lo spazio occupato, replicando la situazione del mio Mac, in cui le applicazioni utilizzate non sono poi tante. Ho soltanto aggiunto iWork per iPad, questo a pagamento, e ho cominciato ad usarlo.

Le caratteristiche
Per prima cosa, conscio delle critiche che la tavoletta aveva ricevuto, ho cercato di capire se tali appunti erano fondati, o se magari la mia esperienza di utilizzo potesse in qualche modo confutarli. Nel modo più schematico possibile, ecco le mie considerazioni.
Innanzi tutto, la mancanza di Flash. Io non amo molto questo ambiente di sviluppo, e trovo che le pagine web che lo utilizzano in modo pesante non siano particolarmente fruibili; di fatto finora non ne ho mai sentito la mancanza. Se scoprivo un link ad un video in ambiente Flash, con facilità potevo andarmelo a guardare direttamente su YouTube.
Non c'è la fotocamera. È vero, però non credo che avrei trovato molto comodo fare foto con una tavoletta di queste dimensioni. Piuttosto, suppongo che la prossima versione possa essere equipaggiata con una videocamera, con lo stesso utilizzo della iSight presente sui Mac.
Manca il vero multitasking, però l'escamotage usato da Apple non lo fa rimpiangere, il più delle volte: tutte le volte in cui mi è capitato di abbandonare un'applicazione, per qualunque ragione, al mio ritorno ho trovato le cose come le avevo lasciate e ho potuto continuare a fare ciò che desideravo, senza perdere nulla. [upd: nella versione corrente di iOS è stato implementato il multitasking]
Nulla da dire sullo schermo: non ho mai sentito il peso della riduzione rispetto a quello del MacBook, e ho trovato che definizione e colorazione fossero molto buone. Anzi, a volte mi ha dato l'impressione di essere maggiormente incisivo rispetto a quello del portatile. Si sporca molto, è vero, ma per quanto il suo aspetto sia triste da spento, all'accensione non si vedono più le ditate, neanche con la luminosità al minimo.
Luminosità minima testata nella lettura di uno dei tomi del ciclo fantasy di Robert Jordan, che dal vivo pesa quanto l'iPad, ma è molto più scomodo da leggere.
Per quanto riguarda le questioni molto tecniche, come il sistema operativo utilizzato, o le questioni sulla batteria... io, da utilizzatore finale, non le ho vissute come un problema. Devo dire che fino a quando uno strumento funziona per ciò che mi serve, mi sta bene.
Non ho neanche avuto disagi per la potenza del segnale wireless che pare sia inferiore a quella del Mac; ho invece sfruttato il collegamento ad un proiettore per mostrare una presentazione realizzata proprio sull'iPad.
Ultima critica sul supporto non completo di periferiche USB, come stampanti o penne. Non mi rendo conto della comodità che possa avere collegare la stampante in diretta (io stampo via rete wireless); confesso di essermi concentrato sulla comodità di aver uno strumento superportatile con la potenza di utilizzo di un computer. Sono invece scettico sulla possibilità, anche futura, di collegare chiavi o dischi esterni: sarebbe in questo caso necessario rivedere tutta la gestione dei file, che al momento rimane sotterranea, mentre dovrebbe diventare gestibile direttamente.
Questo è forse uno degli aspetti che funzionano meno bene: condividere i file con il computer non risulta proprio immediato, dato che è sempre necessario utilizzare iTunes (o l'invio tramite email).
Ho l'impressione che le funzionalità che potevano servirmi non mancassero a causa di limiti strutturali della piattaforma, ma se mai a causa degli ovvi aggiustamenti necessari a fare di un nuovo prodotto un oggetto perfetto.

L'interfaccia
Ho trovato molto gratificante l'interfaccia touch (anzi, multitouch): risposta precisa al tocco, facilità di utilizzo anche degli elementi più piccoli: certo, non c'è la stessa precisione che troviamo in un mouse, però molte funzionalità non vanno perse. Una prova veloce di un software come Autocad WS mostra come, con le dovute accortezze in fase di programmazione, si possano implementare anche operazioni complesse sui vari elementi di un file di disegno tecnico.
Una bella sorpresa è stata il software Keynote: offre tutto il necessario per sviluppare presentazioni con i fiocchi; non solo, l'esperienza di utilizzo è davvero soddisfacente, non si sente affatto il desiderio di tornare sul Mac per ritoccare la presentazione. Qualche difetto di gioventù e una non perfetta compatibilità proprio con Keynote per Mac fanno ancora storcere il naso, ma sono i classici problemi che si risolvono con la normale evoluzione dei software.
Per quanto riguarda le operazioni di scrittura, una piccola difficoltà si trova nel fatto che nella nostra lingua le lettere necessarie alla scrittura sono molte di più rispetto a quelle che servono per scrivere in inglese: la scelta per inserire anche le lettere accentate è molto astuta, però interrompe continuamente il flusso della scrittura (per non parlare dell'apostrofo). Alcuni software già propongono tastiere estese: credo sia necessaria nei programmi di videoscrittura, come Pages. Soprattutto con iPad orizzontale non dovrebbe creare difficoltà.

La tastiera
La tastiera è comunque molto divertente da usare e la scrittura risulta fluida e veloce: anche se non ho avuto nessun problema a collegare quella Bluetooth, tutto sommato preferisco la sensazione di un apparecchio che basta a se stesso. È questa, credo, la chiave per capire l'iPad: un microcomputer, che permette di declinare il concetto di nomade digitale in modo nuovo, triturando con eleganza i compromessi che sono stati accettati fino ad ora. Mi sembra addirittura che la sincronia necessaria tra iPad e computer rappresenti un punto di forza, perché permette una gestione ulteriormente raffinata dei contenuti di questo oggetto del desiderio.
Una piccola pecca: la necessità, non dichiarata ma molto evidente in diverse applicazioni, di essere sempre connessi; purtroppo nel nostro paese non è una possibilità così ovvia.

Lo voglio!
In definitiva, una prova che ha rispettato le attese e mi ha dato molti spunti: iPad è veramente un computer che, per le esigenze di uno come me, può in molti aspetti prendere lo spazio del portatile.

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